Con la legge 104 è possibile ricevere una casa popolare? Quali sono i procedimenti, a chi spetta: tutto ciò che c’è da sapere.
Chi è beneficiario della Legge 104, legge quadro in materia di disabilità, ha diritto a diversi vantaggi e agevolazioni, con lo scopo di garantire sicurezza, assistenza, cura e integrazione, a tutti coloro che sono portatori di handicap e ai familiari di chi si trova in determinate condizioni. La Legge 104 fa una distinzione tra disabili e invalidi, con benefici differenti l’uno dall’altro, altre agevolazioni sono destinate a chi non è autosufficiente.
Tra i diversi vantaggi e benefici, diretti a chi ha i requisiti per beneficiare della Legge 104, c’è anche la possibilità di alloggio nell’edilizia residenziale pubblica, ossia, nelle case popolari? Solitamente, le abitazioni costruite con i fondi statali, spettano a chi presenta gravi problemi economici, chi ha una condizione sociale disagiata, ovvero, più nello specifico, coloro che non sono in grado di acquistare o affittare un immobile. In che modo un beneficiario della Legge 104 può usufruire di questa agevolazione?
Legge 104 ed edilizia residenziale pubblica: in che modo usufruire di questo aiuto?
Per poter assegnare una casa popolare, il richiedente deve rispecchiare specifici requisiti, legati, soprattutto, al reddito. L’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) è un elemento fondamentale per poter beneficiare delle residenze pubbliche. Nelle famiglie in cui sono presenti uno o più disabili, nella maggior parte dei casi, si verifica un abbassamento dell’ISEE, dunque una famiglia con un membro handicap, presenta un ISEE più basso, rispetto ad altri nuclei privi di disabili o invalidi.
Per l’edilizia residenziale pubblica, l’ISEE deve essere necessariamente pari o minore della soglia impostata dal bando di ogni Comune, solitamente non supera i ventimila euro annui. Richiedere l’ottenimento di una casa popolare, per famiglie che presentano membri disabili, prevede l’invio della domanda all’Ente pubblico responsabile, dunque, del proprio luogo di residenza, sia il Comune che la Regione. La domanda deve includere una copia del documento di riconoscimento del richiedente, la marca da bollo del valore indicato nel bando, infine, ISEE-ERP, reperibile presso un Patronato o altri enti abilitati.
Oltre all’ISEE, ci sono altri requisiti da rispettare, in modo che la casa popolare possa essere destinata al richiedente con disabilità. Come abbiamo già detto, i beneficiari della Legge 104, non hanno tutti uno stesso livello di disabilità o invalidità, dunque, per l’attribuzione dell’immobile, è necessario avere una percentuale di disabilità del sessantasei per cento, minimo. Inoltre, almeno sei mesi prima dell’invio della domanda, il soggetto con disabilità, deve essere stato seguito, per un periodo, da un centro sociale comunale che gli abbia riservato assistenza costante.
Un altro requisito, per l’attribuzione di un alloggio in uno degli edifici residenziali pubblici, riguarda il nucleo familiare richiedente, il quale deve presentare un membro minorenne, con problemi di disabilità e incapacità motoria e non autosufficiente. Se vengono inviate due richieste, contemporaneamente, di due famiglie, con soggetti beneficiari della Legge 104, la precedenza viene data al nucleo con più persone disabili, o con una percentuale più elevata, dunque, colui per cui diventa più difficoltoso e complicato lavorare.
Una volta inviata la domanda, se accettata, si entrerà in una lista d’attesa, che verrà poi pubblicata, come graduatoria, nel sito web del Comune o della Regione di competenza. Gli alloggi popolari vengono distribuiti in base alla graduatoria, la quale segue la priorità e i criteri precisati nel bando di assegnazione.
